politica | Ieri, finiti i lavori, deputati e senatori del Movimento 5 Stelle hanno occupato Montecitorio e Palazzo Madama.
I grillini e l'occupazione - La protesta è nata dopo che i capigruppo di Camera e Senato hanno stabilito che le rispettive commissioni parlamentari si costituiranno solo dopo la formazione dell'esecutivo. Questa decisione ha scatenato lira di Beppe Grillo, che ha subito gridato al golpe, affermando che il Parlamento è stato così delegittimato e la Repubblica italiana si sia trasformata da parlamentare a partitica. Salta quindi definitivamente lidea di un modello Sicilia, dopo le dichiarazioni dellex comico genovese: Non ci alleiamo con nessuno, la demolizione è cominciata. Abbiamo promesso di mandarli tutti a casa e li manderemo tutti a casa. Dito puntato contro Bersani, Berlusconi e Monti, e un governo di larghe intese. Arriva deciso un altro no, questa volta sulle nuove consultazioni.
Il monito di Grasso e Boldrini - Sulla protesta sono intervenuti, ieri pomeriggio, i neo presidenti del Senato e della Camera: Le aule parlamentari sono il luogo del confronto democratico e della trasparenza. E il dialogo è sempre più utile del monologo, anche quando l'oggetto della declamazione solitaria è la Carta fondamentale della nostra Repubblica hanno dichiarato in una nota congiunta Pietro Grasso e Laura Boldrini. I luoghi delle istituzioni vanno rispettati, così come va rispettata la diversità di punti di vista tra le forze politiche, che non merita di essere permanentemente raffigurata come oziosa dissipazione di tempo e denaro.