politica | "La Primavera non bussa, lei entra sicura", nonostante l'uomo faccia di tutto per lasciarla fuori dalla porta.
La nostra società è impegnata da diversi anni nella quotidiana distruzione di un mondo fragile e dalle risorse limitate, ciò nonostante la primavera arriva e "come il fumo lei penetra in ogni fessura"...E magari nelle sensibilità.
A questa stagione si lega da sempre un messaggio di rinascita, oggi più che mai necessario, ed è in questo ambito che possiamo collocare l'evento "Primavera siciliana" che ieri ha aperto i battenti in 3 città dell'isola: Palermo, Catania e Caltagirone.
L'iniziativa, che durerà fino al 24 Marzo, è dedicata al rapporto tra verde e città in tutte le sue forme, ponendo al centro del dibattito lo sviluppo sostenibile, cercando di creare una sinergia tra paesaggio, agricoltura e architettura.
La Sicilia è quindi un cantiere ideale per progetti di questo tipo, perchè coniuga un paesaggio stuprato da eco-mostri, un'agricoltura poco coinvolta nei cambiamenti e un'architettura obsoleta. Uno sviluppo eco-sostenibile deve dunque coinvolgere e soprattutto coordinare questi aspetti.
Il crescente (auspicabile) utilizzo di fonti energetiche alternative rischia di "rubare" sempre più spazio ai terreni agricoli, influendo sulla deturpazione del paesaggio; per riequilibrare l'ambiente dunque, servono progetti che tendano a rispettare l'ambiente che li ospita, tenendo d'occhio la riqualificazione di zone che dall'uomo sono state fortemente condizionate. E' questo l'ambizioso progetto di "primavera siciliana".
L'evento, organizzato da Promoverde Sicilia, è alla sua prima edizione e si propone di sensibilizzare i cittadini con un calendario fitto di appuntamenti; oltre a workshop e convegni, sono previste iniziative per le città: coinvolte scuole, professionisti e attività commerciali nella realizzazione di "trame verdi" con installazioni permanenti e temporanee.
A Palermo scuole protagoniste questa mattina: giovanissimi dai sei ai tredici anni, hanno partecipato con i loro disegni all'installazione curata dall'associazione NatWork a piazza Lolli.
Catania non rimane a guardare tutt'altro: tanti giovani protagonisti del capoluogo etneo, dimostrano che la sensibilizzazione delle nuove generazioni è un chiaro punto di partenza.
La Sicilia deve quindi cercare di improntare il suo sviluppo su un'eco-sostenibilità ormai indispensabile, che oltre ad una migliore qualità della vita "rischia" di avere ripercussioni positive in aspetti come il lavoro e la cultura.
Da sempre abbiamo sostenuto questa linea ed il patrocinio di Regione, Province, Amministrazioni, Enti, Università e la partecipazione di associazioni e cittadini non può che essere accolto positivamente.
La sinergia che "primavera siciliana" cerca di costituire tra i vari settori non può che essere auspicabile a progetti più grandi, l'appello alla politica è quindi inevitabile affinchè tutti gli aspetti artefici del futuro siciliano possano essere seriamente coordinati.
Alla politica chiediamo che sia creata una sinergia tra sviluppo, bisogni della gente e, soprattutto, legalità.